Giuda Nox |
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| A mio avviso in media stat virtus. Tuttavia continuo a non condividere la demonizzazione della pratica in se. Citerò ancora una volta Crowley 'ogni atto intenzionale è un atto magicko' e lo affianco al principio ermetico 'l'universo è una creazione mentale di dio'. Ogni cosa manifesta proviene esclusivamente da una volontà di conseguenza legge dell'attrazione = magia = vita. Non si può scegliere se farla o meno, si può scegliere come usarla. Qui entra in gioco il duale, non prima. Il duale è l'approccio alla vita/magia/attrazione. Tutti la usano sempre e comunque. E' questa che delinea la realtà. Alcuni la utilizzano per questioni materiali, altri per autopunirsi altri ancora per evolvere. Sicuramente è vero che un individuo 'sincronico' stà meglio con se stesso e con l'universo ma se anima in questi stà cercando piacere fisico nella presente incarnazione perchè criticare il suo approccio? Qualsiasi maestro al mondo non la saprà certo più lunga di anima. LEI ha scelto i contenitori e se non ci fossero contenitori che vanno verso il superfluo non esisterebbero contenitori che mirano all'essenza. Verrebbe meno il duale. Chi siamo noi per giudicare percorsi vibrazionali più terreni? Chi dice che solo attraverso l'astinenza e il far tacere le mente si giunga alla liberazione? Mente/materia, al di la delle funzioni strettamente meccaniche, hanno una loro sacralità che ABBIAMO DECISO DI PROVARE. Siamo incarnati apposta per provarle. E' il ciclo. Dall'alto si cade e poi si ascende per ricongiungersi all'UNO. E' l'unico modo per prender coscienza e perpetrare l'evoluzione del nostro cosmo. E non siamo tutti uguali proprio per questioni dualistiche e di equilibrio. E' sacro il cammino del ladro se in questa incarnazione anima deve conoscere attraverso il furto o la menzogna o fosse anche il più squallido attaccamento al denaro e agli oggetti. Nel tutto c'è chi DEVE sperimentare queste cose. Nel caso del ladro del mio esempio esser sincronico o, parafrasando la 'voce guida' del link qui sopra, lasciar fare alla vita, lo porterà esattamente a fare azioni che lo allontanerebbero dall' amore inteso tradizionalmente. Per quanto possa sembrare incoerente egli stà evolvendo così facendo. L'evoluzione è inarrestabile e attinge da ogni esperienza. Non ci sono esperienze che fanno evolvere e altre che non lo fanno. E poi c'è da considerare l'epoca in cui viviamo. Il Kali yuga è coerente al materialismo ed ai contenitori occidentali in cui ci troviamo. Quindi sarebbe il caso di far un po di più gli avvocati del diavolo di noi stessi, esser onesti e non criticoni nei confronti di chi segue la mano sinistra. Dopo tutto giudicare il cammino dell'altro è già seguir la mano sinistra. Ergo di che stiamo parlando? Se poi vogliamo parlare del fatto che pochissime anime sono sveglie perchè i seguaci del drago sono più numerosi e utilizzano tecniche per rallentar la popolazione mondiale ok, queste impediscono di prender coscienza e quindi la maggior parte della gente usa l'attrazione solo per farsi del male. Ma se un tale si conosce nel profondo e sceglie coscientemente di prendere quella strada nessuno può affermare che stia sbagliando. In quel caso l'errore è di chi giudica. Voleva abolire l'ego e invece innalzandosi al di sopra del 'peccatore' fa l'esatto opposto. Occhio alla trappola dubbietto. Un babbano si ubriaca convinto che grazie all'alcool zittirà i suoi problemi, un illuminato SCEGLIE di ubriacarsi ben consapevole del fatto che l'aclool potrebbe portarlo a perder il controllo e forse a vomitare, che i suoi problemi il giorno dopo saranno ancora là per quanto beva ma sa che potrebbe dargli un piacere momentaneo che vuole conoscere. Buddha nasce ricco perchè così facendo AVREBBE POTUTO SPERIMENTARE LA MATERIA IN OGNI ASPETTO GIA' NEI PRIMI ANNI DELLA SUA VITA così avrebbe potuto privarsene senza problemi già intorno ai venti anni. Lo ha fatto lui perchè noi dovremmo far altrimenti. Rimango in tema e chiudo. Siddartha di Herman Hesse lo avete letto ragazzi? Vi consiglierei di farlo, sopratutto ai più accaniti sostenitori della 'via unica per il paradiso'
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